La salute del cavallo passa innanzitutto dai piedi. Di struttura delicata, i piedi devono sostenere il peso del corpo e per farlo devono essere forti ed elastici. La vita del cavallo in scuderia è molto diversa da quella del cavallo in natura ed è compito del cavaliere occuparsi della sua salute. La bella notizia è che la salute del piede passa soprattutto dalla prevenzione. La cura quotidiana permette di accorgersi immediatamente se c’è qualcosa che non quadra.
In genere durante l’inverno il problema principale è quello dei piedi che diventano troppo molli fino ad arrivare, se non curati, a far marcire il fettone. Questo è dovuto alla tanta umidità presente nell’aria, ma soprattutto nel terreno. Sta al cavaliere far sì che il cavallo stia con i piedi più all’asciutto possibile.
La prevenzione inizia in box. D’inverno l’umidità fa fatica ad evaporare. Considerando che molti cavalli passano molte ore in box il risultato è che hanno i piedi immersi in una lettiera perennemente bagnata. Per questo d’inverno le parti intrinse di urina e le fiande vanno rimosse più spesso in modo da assicurare al cavallo un letto asciutto.
L’umidità è presente anche nel terreno del campo dove il cavallo lavora. Se poi si esce in passeggiata il problema è ancora maggiore perché, passando in mezzo all’erba o sul fango i piedi si bagnano, per bene. Questo succede anche nel caso in cui il cavallo passi diverse ore al paddock. Per proteggerlo, prima di montare, o prima di metterlo fuori, è importante passare uno strato di grasso abbondante sulla muraglia e soprattutto sulla suola. Il grasso sui piedi asciutti fa da film per impedire all’umidità di penetrare.
Le operazioni di grooming sono parte integrante della prevenzione. Pulendo i piedi ogni giorno, infatti, se ne testa la consistenza e si può anche vedere se ci sono inizi di micosi o se i pastorali o nodelli presentano feritine o segni di dermatite. Se i piedi sono sani, resistenti ed elastici, per proteggerli prima del lavoro o del paddock basta un normale grasso di mantenimento. Oggi tra l’altro molte aziende hanno messo a punto grassi che non gelano e sono quindi molto più facili da applicare d’inverno.
Se invece il piede risulta eccessivamente molle, soprattutto sulla suola e attorno al fettone, si può ricorrere al grasso nero, a base di catrame o addirittura a prodotti curativi, sempre a base di catrame, che ha un forte potere astringente e antibatterico. Nel caso di fettone marcio si può ricorrere al liquido del villate che sfrutta il potere antimicotico e antibatterico di diverse sostanze, fra cui il rame.
Per proteggere la pelle della parte bassa delle gambe, soprattutto glomi, pastorali e nodelli, e cioè le zone più a contatto con l’umidità, la prima regola è tenerle più asciutte possibile. D’inverno, a meno che il cavallo non abbia bisogno di una doccia fredda alle gambe dopo uno sforzo intenso, sarebbe meglio evitare di bagnarle perché la pelle ci mette tanto ad asciugarsi.
Nel caso ci si accorga della presenza di feritine o ragadi, al contrario, è importante lavare le gambe con acqua tiepida, asciugarle bene e proteggerle con prodotti antibatterici e antimicotici. Potrebbe essere, infatti, un inizio di quella che in inglese si chiama mud fever, un’infestazione da batteri che è piuttosto lunga da guarire.
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