Tra le numerose imboccature per cavalli in commercio, si possono principalmente distinguere due grandi famiglie o categorie: i filetti e i morsi. La differenza principale fra questi due gruppi è l’azione che essi esercitano sulla bocca del cavallo. In generale il filetto agisce sulle commessure labiali, sulla lingua e sul palato (qualora sia snodato), mentre il morso agisce sulle commessure labiali, sulle barre, sul palato, sul mento e in alcuni casi anche sulla nuca. Qui approfondiremo la grande famiglia dei filetti, i quali certamente possono essere considerati l’imboccatura più diffusa. VEDI ANCHE NUOVO ARTICOLO MORSI E FILETTI
I filetti sono l’ideale per il cavallo e per ogni livello di preparazione del cavaliere. Queste imboccature, senza azione di leva, svolgono infatti un’azione più dolce nella bocca dell’animale e per tale ragione sono la scelta preferibile per i principianti (cavalieri e cavalli). Il filetto si utilizza anche per l’addestramento dei puledri o per quei cavalli che ricominciano a svolgere un determinato lavoro dopo un periodo di pausa, ed è l’imboccatura preferita dai trainer e dai cavalieri professionisti.
All’interno di ogni gruppo di filetti è possibile scegliere tra diverse 1) dimensioni del cannone (chiamato anche canna o baccale) 2) snodi o assenza di snodi nel cannone 3) “giochi” o lavorazioni particolari del cannone 4) materiali in cui è costruito il cannone
- Per ciò che riguarda le dimensioni, vale il principio generale secondo il quale più il cannone è sottile, maggiore sarà la severità dell’imboccatura; per intenderci, tutti i cannoni di diametro superiore ai 20 mm sono da considerarsi “dolci”.
Oltre alla dimensione / diametro del cannone, per ogni cavallo, in base alla sua mole e dunque alla dimensione della sua bocca, necessita di una specifica misura di lunghezza del cannone/boccale per non incappare in fastidiose fiaccature o in spiacevoli costrizioni o mobilità in bocca, causate da un cannone per lui troppo piccolo o troppo grande: ovviamente un pony non utilizza la stessa misura di imboccatura che serve ad un cavallo, e viceversa. Di seguito le principali taglie:
- Pony Shetland, piccolo Pony (dagli 85 cm ai 120cm al garrese):
→ cannone/boccale di 105 mm (10,5 cm)
- Pony e Cavallino (es.: puro sangue arabo) (dai 120 ai 150 cm al garrese):
→ cannone/boccale di 115 mm (11,5 cm)
- Cavallo o pony dalla testa imponente (dai 150 ai 165 cm al garrese):
→ cannone/boccale di 125 mm (12,5 cm)
- Cavallo standard (dai 165 ai 180 cm al garrese):
→ cannone/boccale di 135 mm (13,5 cm)
- Cavallo molto grande, dalla testa imponente (dai 180 cm al garrese in su):
→ cannone/boccale di 145 mm (14,5 cm)
2. Per ciò che riguarda gli snodi, è da considerare che un filetto spezzato in due eserciterà la sua azione sulla lingua e sul palato del cavallo; un filetto spezzato in tre lavorerà invece esclusivamente sulla lingua.
I filetti a cannone intero, senza snodi, possono presentare diverse varianti:
3. Esistono inoltre filetti snodati con “gioco” centrale – molto spesso un abbassalingua, studiati per favorire la decontrazione e la masticazione e per correggere quei cavalli che tendono a “scavalcare” con la lingua l’imboccatura.
Il cannone del filetto può presentare alcune lavorazioni particolari, che ovviamente aumentano la severità dell’imboccatura. Tra queste la più nota è senza dubbio il filetto a torciglione:
4. Per quel che riguarda i materiali, esistono in commercio svariate opzioni che andiamo ad elencare qui sotto. Si ricorda che la scelta del materiale è molto importante perché le imboccature di alta qualità possono sortire un effetto anche sulla masticazione: filetti apparentemente identici daranno un risultato completamente diverso in base al materiale con cui sono costruiti e al gradimento del cavallo – ad ognuno il suo… Inoltre, per ottenere maggiore o minore severità, il cannone può essere pieno, vuoto o rivestito in metallo (lega acciaio inox, lega aurigan, ferro, rame, ottone), in gomma, corda, nathe ecc. Per chi cerca un’alternativa ai metalli, Mascheroni Selleria aveva già dedicato in passato un approfondimento alla “via morbida” delle imboccature: + info: clicca qui
La famiglia dei filetti si divide in diversi sottogruppi: ad anelli (clicca qui), ad anelli scorrevoli (clicca qui), ad oliva (clicca qui), a “D” (clicca qui), ad aste (clicca qui), elevatori (clicca qui), Baucher (clicca qui). Sebbene a rigore non sia considerabile un filetto, anche il Pessoa (clicca qui), con le sue diverse chiamate, appartiene a questa famiglia.
Filetto ad anelli scorrevoli/doppi anelli: una coppia di anelli andrà collegata alle redini, mentre l’altra ai montanti della testiera: tra i filetti, quello con doppi anelli è l’unico ad esercitare una pressione anche sulla nuca del cavallo.
Filetti a “D”: sono così chiamati tutti i filetti che si presentano con anelli stondati, ossia che appunto assumono la forma della lettera “D”. Sono utilizzati perché a) nel punto di massima tensione la redine non scorre come accade sull’anello, ma viene bloccata dall’angolo – i filetti a “D” sono quindi moderatamente più incisivi e precisi; b) con lo scorrimento parziale delle redini, aderiscono meglio alle pareti della bocca, ed evitano le fiaccature.
Filetti ad aste: presentano delle aste inserite agli anelli, per una maggior precisione delle indicazioni di direzione (il cavallo tende ad appoggiare la testa sull’asta stessa).
Filetto Baucher: a fare la differenza in questo filetto (che prende il nome dal suo ideatore francese, Francois Baucher 1796-1873) è principalmente l’aggancio separato di redini (agli anelli) e dei montanti della testiera, che andranno connessi alla barra di metallo che si estende con altri due anelli più piccoli verso la parte superiore dall’anello. Come per il filetto a doppi anelli, il Baucher agisce anche sulla nuca del cavallo.
Filetto Elevatore: atipico caso di filetto, che agisce con un sistema di carrucola a scorrimento allo scopo di alleggerire l’eventuale eccessiva pesantezza del contatto del cavallo sul cannone. Il montante che compone il sistema a carrucola, essendo di fatto un finimento, va acquistato separatamente dall’imboccatura.
(Filetto) Pessoa: come abbiamo indicato all’inizio, il Pessoa è, insieme all’elevatore, un altro caso atipico nella famiglia dei filetti, perché a differenza di tutti gli altri esercita, come i morsi, un’azione di leva sul cavallo, la quale può essere maggiore o minore a seconda della “chiamata”, ossia del n. di anelli aggiuntivi che lo compongono – ai quali vengono collegate le redini:
Al fine di scongiurare le fiaccature e per dare maggior comfort al nostro cavallo, è quasi sempre possibile applicare ai filetti ad anelli delle rosette, ossia dei dischi in gomma che si collocano tra l’anello del filetto e il cannone, utili per evitare abrasioni in una zona particolarmente delicata e sensibile.
Sempre allo scopo di migliorare il comfort del cavallo, l’azienda tedesca Stübben ha brevettato il sistema “Gold Wings” per gli anelli dei suoi filetti, ossia una sorta di “cucchiaio” che evita le fiaccature.